Mastromarco - Signa2007 3-4
ARABA FENICE ROSSOBLU
In quale strana creatura Mister Gianni Lazzeri è riuscito a trasformare la sua squadra?? Una creatura capace di affossarsi con le proprie mani e riemergere da acque scure e melmose… una creatura capace di far salire su un ottovolante di emozioni giocatori dirigenti e Presidenza con sterzate al limite del legale e colpi di scena degni dei migliori gialli di Hitchcock. Servivano i tre punti sul difficile campo di Mastromarco che da tradizione è la vera bestia nera dei ROSSO BLU e le assenze sopratutto in difesa sono tante e di spessore (Coli, Bacci, Bambagioni). Fortunatamente lo Special Empolese (oggi a casa sua) ha a disposizione una rosa davvero competitiva grazie al lavoro svolto in estate dal grande DS Mario Libanese Dadelli, una rosa camaleontica in almeno 4/5 elementi che possono giocare in diversi ruoli garantendo comunque affidabilità assoluta. Purtroppo la gara non si mette bene per i ragazzi di Patron Edoardo Coli che vanno subito sotto puniti dal solito Fortissimo Mancini che sfrutta un errore in uscita della difesa Signese, si imbuca in area e viene atterrato per un rigore (il primo dei tanti in questa partita) alquanto dubbio. Dagli 11 metri si presente sempre il capitano del Mastromarco che fredda Presta senza esitazioni. I Signesi tentano di scuotersi ma purtroppo subiscono anche il 2 a 0 con un colpo di testa da dentro l'area su preciso cross dall'esterno destro. La reazione dei fiorentini non si fa attendere e dopo un'azione insistita di Jacopo Raugei Sulla fascia destra è il Capitano Matteo Conti (che non molla mai) a insaccare la palla in rete dopo una sgroppata di 60 metri dalla sua difesa con un colpo dei suoi che rimette in carreggiata i ROSSO BLU in tenuta ALL BLACKS. Mancano pochi secondi alla fine del primo tempo e su una mischia dentro l'area del Mastromarco viene atterrato un giocatore signese per un rigore (a onor del vero dubbio) che Gonzalo Niccolò Meoli realizza con la freddezza di chi ha la personalità di presentarsi dagli 11 metri in una partita delicatissima. Gli animi di casa si surriscaldano (come forse troppo spesso gli accade) e qualche giocatore perde le staffe costringendo il direttore di gara a lasciare i SANBARONTINI in 10. In superiorità numerica inizia la partita a scacchi del nostro Special che come prima mossa inserisce l'alfiere di lusso Piede fatato Andrea Lapietra. Purtroppo l'autolesionismo è una caratterista troppo forte e definita nei ROSSO BLU che ingenuamente regalano un altro rigore (dubbio anche questo) al Mastromarco che con Mancini si riporta sul 3 a 2. Lo Special prova il tutto per tutto e al decimo del secondo tempo inserisce D'Aiuto e Carmine Lapietra portando a 4 il numero di punte presenti in campo. Come spesso accade l'IMPERATORE con la sua fame di vittorie trascina i suoi con giocate di classe e atteggiamenti da vero LEADER confermando di essere un vero e proprio gioello/amuleto in situazioni complesse e difficili dove è necessario avere gente in campo che lotta e fa la guerra su ogni pallone, che giocatore!! Il Mastromarco ormai non esce più dalla propria area metà campo e il pareggio arriva grazie a un altro rigore (il quarto della gara!!) sempre realizzato dal grande Meoli. Lazzeri non si accontenta e mette un ispiratissimo Luca Giangrasso terzino destro (che personalità questo piciriddo) che entra subito bene in partita a diventa una spina nel fianco sinistro Mastromarchese. Il gol è nell'aria e se lo inventano i gemelli del gol, Bomber Vanaria Bunker(oggettivamente poco servito durante la partita e un po' in ombra) mostra a tutti cosa vuol dire non mollare mai e quando l'arbitro assegna i 4 minuti di recupero prende palla quasi a centrocampo, si trascina 2/3 difensori, entra in area va sul fondo scarta l'ultimo avversario con un tunnel e da grande giocatore che è serve il suo gemello, l'OPERA D'ARTE MOBILE Andrea Lapietra che dal dischetto con il suo piedino fatato la mette li dove non batte il sole nemmeno a ferragosto e corre ad abbracciare i compagni in panchina. Lo hanno squalificato per 45 giornate, hanno provato a farlo ammalare per tenerlo lontano dai campi ma il DIO PALLONE ha occhi solo per chi ha quel talento che madre natura ti regala fin dalla nascita e ANDREA ha nelle vene il sangue del calcio, quello che scorre anche nelle vene di CARMINE.
Una sola parola per tutti i ragazzi in campo e per i dirigenti e giocatori che erano sugli spalti. GRAZIE!!
Forza ❤💙!
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